La nascita di NOBìKA, una bella storia fatta di tanta passione, ricerca per il bello, perfezione in ogni dettaglio, desiderio di creare un prodotto di valore in ogni sua parte.
Andrea Postizzi, classe 1968, originario di Verbania, conduce i suoi studi tra Monza e gli Stati Uniti. Cuore italiano e visione internazionale fanno di lui un dandy metropolitano dallo spirito rivoluzionario.
Per quasi vent’anni è Creative Director e Sales Manager nell’azienda di famiglia che produce e commercializza occhiali dal 1971, ma il desiderio di esplorare nuovi orizzonti lo spinge nel 2005 ad un’esperienza fuori dall’ambito familiare: diventa Category Manager di una delle più importanti realtà italiane nel campo della distribuzione ottica.
Nel 2014 inizia a pensare ad una nuova sfida, una sfida nobile.
Andrea vuole creare un prodotto per offrire la qualità che da tempo non percepisce nel settore in cui lavora. Un prodotto che permette di vedere la qualità ad occhi chiusi, testando e toccando con mano l’eccellenza.
Sempre in quell’anno con uno zaino in spalla parte per il Giappone, alla ricerca della qualità che risponde al suo progetto e alla scoperta di un paese molto diverso da quello a cui era abituato.
A Fukui conosce ed esplora aziende artigianali, studia i sistemi di lavorazione di una volta e la manualità giapponese. Dopo il suo primo viaggio in Giappone, Andrea decide di dare le dimissioni dal suo lavoro, in un momento in cui ancora non aveva nulla di concreto tra le mani, per dedicarsi interamente al suo progetto, perché sente fortemente che quella è la strada, che ha trovato quello che cercava.
Andrea vuole dare una nuova visione della creatività italiana valorizzando il design con le tecniche di lavorazione giapponese e trovare una qualità senza scorciatoie.
Così nasce NOBìKA, che non vuole fare tendenza, ma stile.
Il nome si ispira proprio alla nobiltà d’animo che non vuole essere superiore, ma identifica un mondo dell’occhiale diverso, fatto di qualità e dettagli.
Il triangolino rosso, simbolo del brand, rappresenta l’accento sulla “i” del nome. L’elemento è una piastrina di alluminio colorata ed inserita nella parte finale dell’asta sinistra, impercettibile al tatto.
Gli occhiali rappresentano tutti i desideri ricercati da Andrea: qualità dei materiali, professionalità della lavorazione e anche una rappresentazione fedele del suo spirito e della sua personalità.
In Italia avviene la fase creativa e di prototipazione dell’occhiale, mentre in Giappone avviene la produzione con l’acetato, materiale plastico a base vegetale ottenuto dalla cellulosa e particolarmente adatto ad essere utilizzato nella fabbricazione di occhiali perché è leggero, resistente, flessibile, oltre ad essere ipoallergenico.
La produzione prevede anche l’utilizzo del titanio, materiale per cui i Giapponesi sono Maestri nella lavorazione, e con la caratteristica di essere “coniato”, cioè lavorato con degli stampi, donando più volume e consistenza al prodotto e trasmettendo tridimensionalità sia visiva che al tatto.
La perfezione ricercata, Andrea l’ha trovata nell’artigianalità, nella manualità e nella cura giapponese, così come nei loro materiali.
“E’ stato un viaggio lungo e folle e non potrei essere più felice di condividere tutto questo con il pubblico. I risultati raggiunti sono pazzeschi. L’armoniosità e l’uniformità delle lavorazioni, abbinate alla consistenza espressa dai colori di Takiron e dal titanio tridimensionale, rendono l’occhiale un oggetto che definirei “sensuale”.
[Andrea Postizzi]